Le politiche previste dalla Misura 421 nell’ambito dell’Asse 4, riguardano due tipologie di attività: le attività di cooperazione intraprese tra Gal dello stesso Stato membro (cooperazione interterritoriale) e le attività di cooperazione tra GAL di più Stati membri (cooperazione transnazionale).
L’obiettivo generale delle politiche di cooperazione è quello di costruire scambi di esperienze e realizzare iniziative comuni tra territori rurali che condividono una serie di impegni su analoghe sfide, al fine di rafforzare l’integrazione delle strategie di sviluppo rurale in ambito nazionale ed internazionale, in particolare con l’area mediterranea e balcanica, per superare le condizioni di isolamento delle aree rurali e favorire la crescita dei territori e dei soggetti partecipanti.
I Progetti di cooperazione cui il GAL Murgia Più prende parte, si propongono, in particolar modo di:
- favorire flussi turistici nell’Area di competenza del Gal Murgia Più;
- favorire processi di benchmarking e scambi di know how e buone prassi;
- favorire la crescita di reti in Italia e all’estero, migliorare l’internazionalizzazione del territorio, dei suoi prodotti: mettere in rete e creare catene di valorizzazione di prodotti tipici, artigianali, eno-gastronomici e offerte turistiche complementari fra loro, al fine di promuoverli in modo integrato e ottimizzare il risultato finale;
- favorire la crescita del capitale sociale del territorio mediante la nascita di scambi sociali, professionali e culturali;
- accrescere la visibilità dell’Area del Gal Murgia Più.
Il GAL ha all’attivo al momento 4 progetti di cooperazione transnazionale ed 1 progetto di cooperazione interterritoriale.
PROGETTI DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE:
Recupero, valorizzazione e promozione di itinerari storici, culturali e religiosi di 5 Regioni d’Italia. Nasce con l’obiettivo concreto di portare all’attenzione dei tour operators esteri nell’Italia segreta, il progetto di cooperazione interregionale “Cammini d’Europa: Rete europea di storia, cultura, turismo”. Una iniziativa che coinvolge 16 GAL italiani e che prevede Azioni Comuni ed Azioni Locali per oltre 2,0 milioni di euro.
Gal Soprip spa (Emilia Romagna – Capofila), Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano (Emilia Romagna), Gal Altra Romagna (Emilia Romagna), Gal Maiella Verde (Abruzzo), Gal Soc. Consortile Terre Pescaresi (Abruzzo), Gal Titerno (Campania), Gal Vallo di Diano (Campania), Gal I Sentieri del Buon Vivere (Campania), Gal Taburno (Campania), Gal Alto Casertano (Campania) e per la Puglia Gal Murgia Più, Gal Le Città di Castel del Monte, Gal Colline Ioniche, Gal Gargano, Gal Terra d’Arneo e Gal Serre Salentine, sono al lavoro per realizzare un circuito di cammini ad integrazione di quelli più noti della via Francigena del Sud e del Camino di Santiago.
Il progetto è strettamente coerente con le Linee strategiche del PSL del GAL Murgia Più per gli anni 2007/2013 n.1) Recupero, riqualificazione e messa in rete del patrimonio storico-culturale (materiale e immateriale) e naturalistico-ambientale per la fruizione dei residenti e dei visitatori, 2) Miglioramento quanti-qualitativo del sistema ospitale e nasce con una vocazione e una impostazione nettamente improntata alla promozione territoriale, al marketing e alla commercializzazione. L’ impostazione è confermata dall’esistenza di un GEIE già costituito e perfettamente operante (vedi la piattaforma http://www.camminideuropa.eu/).
Obiettivo del GAL Murgia Più sarà dunque valorizzare, in sinergia con gli altri GAL partner, la fitta rete degli itinerari e dei cammini che collegava un tempo tra loro e con le antiche vie consolari, Francigena e Appia-Traiana, i santuari pugliesi.
Per l’Italia meridionale, la via Francigena finisce col coincidere con quella complessa rete viaria, del Cammino dell’Angelo e di San Nicola, nel nome dei quali, durante il Medioevo, si è venuta creando una sorta di koiné culturale e religiosa tra Europa centrosettentrionale, Italia, Mediterraneo bizantino e Terrasanta. I loro culti, infatti, anche in conseguenza delle esperienze maturate sul Gargano e a Bari, sono entrati nella memoria collettiva delle popolazioni europee, da quelle di matrice germanica a quelle più direttamente legate al mondo bizantino e all’Occidente latino: da tale angolazione, il ricco patrimonio di arte, fede, cultura e storia indotto dai due culti conferisce al Cammino dell’Angelo e di San Nicola una valenza altamente simbolica e significativa nel processo di costruzione dell’Europa.
Grazie ai santuari di S. Michele a Monte Sant’Angelo e di S. Nicola a Bari, la Puglia medievale ha conosciuto un intenso flusso di pellegrini, che spesso proseguivano il loro viaggio verso la Terrasanta, percorrendo la via Appia, la via Traiana e le loro ramificazioni, lungo le quali erano disseminati santuari, monasteri, chiese, cappelle, grotte, oratori, ospizi e ospedali per i pellegrini: tutti luoghi carichi di storia, talvolta anche ‘minuta’, che spesso rivive in un diario di viaggio, in un rudere, in un’epigrafe, in un frammento di tradizione orale. Tra le tante strade, i sentieri e i tratturi che facevano corona all’Appia e alla Traiana, assunse particolare importanza la cosiddetta via Sacra Langobardorum, denominazione che non ha riscontro in epoca medievale, ma viene abitualmente usata da molti studiosi moderni per indicare la via che penetrava nel Gargano da sudovest e che era percorsa principalmente dai Longobardi di Benevento per raggiungere il santuario: per questo fu definita sacra.
L’esistenza di tanti santuari ha prodotto, nel corso dei secoli, un ricco patrimonio di fede, arte e cultura, anche grazie al fenomeno del pellegrinaggio, il quale, al di là delle motivazioni religiose di base, è sempre stato un’occasione di incontro tra popoli e culture diverse: con i pellegrini viaggiano idee, concezioni, usi, costumi, atteggiamenti mentali diversi, che contribuiscono a creare contatti e rapporti nuovi in ogni settore della vita associata.
“La coscienza dell’Europa – sosteneva Goethe – è nata peregrinando tra i poli latini, germanici, celti, anglosassoni e slavi”. Sulla Francigena, come sul Cammino di Santiago, si è fatta la comune civiltà europea. Per queste ragioni nel 1994 il Consiglio d’Europa ha riconosciuto alla Via Francigena la dignità di “Itinerario Culturale Europeo”, al pari del Cammino di Santiago diretto alla tomba dell’apostolo Giacomo, difensore della cristianità.
Il marchio “cammini d’Europa” servirà a tradurre gli itinerari in un segno di identità e in uno strumento di promozione culturale del territorio. Applicato al contesto del GAL consentirà nel concreto di realizzare una serie di moderni “cammini” in grado di valorizzare beni, strutture ricettive, prodotti tipici e bellezze paesaggistiche, oltre a tutto il materiale informativo e promozionale utile a promuoverlo: mappe con tecnologia WEB – GIS, segnaletica e tabelle informative da apporre lungo il percorso individuato, guide e brochure, per la promozione di un turismo lento e sostenibile che attraversi tutto il comprensorio dei comuni del comprensorio GAL.
Agricoltura Sociale e Turismo Rurale, insieme per valorizzare l’offerta delle imprese agricole che si innovano e mettere in collegamento i paesi affacciati su Adriatico e Mar Nero.
Nasce così Cross-Border for rural identities development (Adriatic Sea – Black Sea), progetto di cooperazione transnazionale che, parallelamente al progetto del “Distretto terre federiciane”, intende allacciare rapporti con i balcani occidantali. Capofila del progetto, che mette insieme otto GAL italiani (Piana del Tavoliere, Gargano, Ponte Lama, Terre di Murgia, Murgia Più, Dei Trulli e del Barsento, Le Città di Castel del Monte e Sud Est Barese) e ben 41 altri partner GAL ed extragal tra italiani, albanesi, serbi, kosovari, rumeni, bulgari, macedoni e moldavi, è il GAL Piana del Tavoliere, che ha inteso coordinare l’articolato processo di concertazione in corso con i dirimpettai territori balcani.
Turismo accessibile e sostenibile, servizi alle fasce deboli, avvicinamento tra città e campagna, valorizzazione del turismo rurale, le parole chiave di C.R.I.D., che punta sulle somiglianze tra realtà italiane e balcaniche: numero contenuto di grandi aziende agricole, numero decisamente elevato di piccole e piccolissime strutture orientate alla sussistenza o semi-sussistenza, importanza del settore agricolo per l’economia nazionale, popolazione con un’età media elevata e forte richiesta di servizi socio-sanitari, forti flussi migratori campagna-città, necessità di rivitalizzare le imprese con forme di integrazione del reddito di tipo extra agricolo.
Il progetto di cooperazione transnazionale “Rete transnazionale della ruralità solidale, del turismo locale sostenibile, della multifunzionalità, degli itinerari culturali e ambientali: Cross-Border for rural identities development (Adriatic Sea – Black Sea)” , abbreviato C.R.I.D., intende sfruttare questo potenziale legame tra comunità rurali, puntando sul ruolo sociale dell’attività agricola.
Tramite lo scambio di buone prassi e la costuzione di un “Osservatorio delle politiche di sviluppo rurale”, si cercherà di valorizzare e rendere riconoscibile la multifunzionalità dell’agricoltura legata alla funzione “terapeutica e culturale”.
Il nuovo ruolo dell’azienda agricola, per C.R.I.D., è quello di uno strumento di supporto a percorsi terapeutico-riabilitativi o per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale. La cooperazione transnazionale consentirà un effettivo scambio di buone pratiche tra modelli organizzativo – gestionali italiani e valori e tradizioni legati alla ruralità proprie dei paesi balcani, che i territori Italiani hanno perso di vista a causa di un processo accelerato di modernizzazione.
Il ruolo dei GAL sarà quello di promuovere l’elevazione degli standard qualitativi dei servizi già offerti dagli operatori territoriali, attraverso l’adozione di linee guida condivise a livello transnazionale e traducibili in un modello di multifuznionalità territoriale e relativi manuali. Ciascun partner o gruppo di partner costituirà un centro di consulenza dislocato nel proprio territorio, attraverso cui guidare gli imprenditori ad applicare i modelli realizzati a monte, in funzione delle singole esigenze territoriali.
Le imprese che già rispondono efficacemente al modello tracciato, saranno invece integrate in un “network della multifunzionalità” in grado di ambire al marchio d’area.
Con il progetto di distretto Agroalimentare di Qualità “Terre Federiciane”, la Puglia e la Basilicata economiche vincono la sfida dell’aggregazione.
Il tema cardine è quello della “Valorizzazione delle risorse produttive e locali e realizzazione dei relativi circuiti” e mette Puglia e Basilicata insieme, per promuovere una filiera dei prodotti tipici in grado di esportarsi all’estero.
Capofila il GAL Ponte Lama, il progetto di cooperazione internazionale conta 7 GAL italiani (oltre a Ponte Lama, il GAL Murgia Più, Piana del Tavoliere, Daunofantino, Le città di Castel del Monte, Daunia Rurale, Sviluppo Vulture) e una serie di GAL di area balcanica (5 della Romania, 2 dell’Albania).
Partner qualificato del progetto, l’Università degli Studi di Foggia, che fungerà da supporto per l’attivazione delle “antenne distrettuali”. Si tratta di punti strategici (sedi fisiche) di informazione ed orientamento – uno per ogni GAL partner – che si occuperanno si promozione ed intermediazione anche nei rapporti con i buyer stranieri. Le antenne, animate dallo staff del GAL, dovranno strudiare strategie di valorizzazione e di impatti di mercato, mettendo a frutto le esperienze di successo con il supporto del Dipartimento di Scienze Economiche, Matematiche e Statistiche dell’università degli Studi di Foggia.
Ambizioso l’obiettivo del progetto “Distretto”, che è quello di mettere in relazione, per la prima volta, il modello distrettuale italiano con il suo corrispettivo presente territorio balcano, per realizzare un’azione di benchmarking finalizzata a misurare ed incrementare le performance del “Distretto Terre Federiciane” (realtà esistente dal 2009 che conta oltre 700 imprese agroalimentari, oltre ad associazioni, sindacati, enti, centri di ricerca e università dei territori di Foggia, Bari e Bat), con quelle del Distretto dei Balcani. Solo così sarà possibile assicurare un rinnovamento della “cultura” distrettuale, grazie al costante confronto con l’esterno.
Al centro i prodotti tipici delle due regioni, da portare sui mercati internazionali e da promuovere presso i ristoratori locali, per far passare l’idea che è giusto e sostenibile offrire ai clienti – quasi senza eccezioni – prodotti agricoli del territorio e di stagione.
Il GAL Murgia Più ha già proposto un suo paniere di produzioni locali di eccellenza da preservare, che rappresentano il tessuto agricolo del comprensorio GAL. Vi figurano vino, olio extra-vergine d’oliva, prodotti della filiera lattiero-casearia, prodotti da forno e insaccati prodotti artigianalmente: tutti veicoli della cultura locale più vera che rischiano di scomparire se non coinvolti in un processo di internazionalizzazione importante.
Nel progetto di rete saranno coinvolti fattivamente le fattorie didattiche, gli agriturismi e le masserie sociali del territorio, affinché si instauri un clima di interesse e di fiducia locale rispetto ai percorsi di cooperazione territoriale quale strumento di crescita del territorio.
Sono previsti l’allestimento di un laboratorio permanente e l’attivazione di iniziative di educazione alimentare, degustazione di prodotti in masserie ed agriturismi, la progettazione e realizzazione di materiale pubblicitario e di comunicazione in più lingue.
Uno dei due temi da cui si sviluppa la strategia del piano di sviluppo locale “Più natura, più cultura”, fulcro progettuale di tutte le attività del GAL nel quinquennio 2007 – 2013, è la valorizzazione delle risorse produttive locali e la realizzazione di circuiti produttivi locali. Abbiamo immaginato con il PSL, un sistema di sviluppo rurale in grado di valorizzare le potenzialità produttive, agricole, naturali e culturali del territorio e di valorizzare l’imprenditorialità esistente.
La Rete di Itinerari Enogastronomici Transnazionali per la Promozione del Modello Culturale Alimentare del Made In Italy Pugliese (TEinet), progetto transnazionale che raggruppa 9 GAL pugliesi ed altri GAL europei (Galles, Malta, Danimarca, Spagna e Grecia) va esattamente nella stessa direzione.
Capofila del progetto di cooperazione è il Gal Luoghi del Mito, che già dal 2012 ha siglato una partnership con tutti le realtà coinvolte, per la promozione di un’offerta turistica rurale basata sulla valorizzazione integrata di percorsi enogastronomici rispettosi delle identità alimentari e culturali locali.
Questo significa, automaticamente, valorizzare l’identità pugliese e le imprese del territorio, a partire dalla cucina tipica e tradizionale, al secondo posto tra le motivazioni di viaggio verso l’Italia ed al primo tra gli elementi di soddisfazione per gli stranieri.
Al centro, il concetto di “dieta mediterranea sostenibile”, segno distintivo comune a tutti i GAL pugliesi che partecipano all’iniziativa di messa in rete e rafforzamento degli itinerari già prodotti con l’Azione 313 (Incentivazione alle attività turistiche) azione 1 (realizzazione di itinerari e/o percorsi segnalati quali strade del vino e dei prodotti tipici, del gusto e delle tradizioni, della transumanza, di turismo equestre, culturali e ambientali, nonché la messa in rete degli stessi).
La rete degli itinerari enogastronomici pugliese sarà connessa ed integrata alla rete degli itinerari enogastronomici delle aree nordiche, allo scopo di promuovere pacchetti turistici e scambi tra best practices e prodotti agroalimentari (per i GAL pugliesi anche attraverso il marchio “Prodotti di Puglia”), divulgare la cultura enogastronomica nei paesi target prescelti e promuovere il territorio ed il paesaggio produttivo nel suo insieme (eccellenze produttive, storico, culturali, ambientali).
In progetto, vi è anche la realizzazione di una piattaforma interattiva che per la gestione comune delle attività dei partners e la promozione dell’iniziativa e di tutti gli attori locali coinvolti, nonché la creazione di una “Casa del gusto”, integrata con uno degli info points che saranno realizzati nell’ambito della misura 313 azione 1.
Per la definizione dei pacchetti turistici integrati (cinque in totale), saranno invece coinvolti intermediari di viaggio e tour operators interessati a promuovere l’ambiente rurale.
PROGETTI DICOOPERAZIONE INTERTERRITORIALE:
Il Progetto di Cooperazione interterritoriale “Pugliesi nel Mondo” nasce per affrontare i problemi legati alla marginalità delle aree rurali e al ritardo con cui questi territori attivano processi di internazionalizzazione.
Finanziato dall’Asse IV del PSR Puglia, il progetto ha per capofila il GAL Meridaunia e coinvolge 19 GAL pugliesi, tra cui il GAL Murgia Più.
Obiettivo è quello di raggiungere, tramite la cooperazione, quella massa critica di soggetti agenti in grado di superare le difficoltà legate alle piccole dimensioni delle aziende e alla scarsa attrattività delle offerte turistiche, puntando sulle potenzialità del turismo rurale.
L’idea è quella di coinvolgere per il raggiungimento degli obiettivi, le Associazioni e Federazioni dei “Pugliesi nel Mondo”, (al momento complessivamente 220 nei cinque continenti), consolidando le reti di collaborazione e i legami con la terra d’origine.
Da un lato si intende favorire la conoscenza del fenomeno dell’emigrazione che appartiene alla storia del popolo pugliese, dall’altro si vuole attivare le comunità pugliesi nel mondo a supporto delle politiche regionali di sviluppo e di internazionalizzazione.
“Pugliesi nel mondo” si integra perfettamente con la Strategia di sviluppo del PSL del GAL Murgia Più, in quanto risponde ad un bisogno esplicito del territorio.
L’area del GAL Murgia Più ha difatti conosciuto fenomeni di spopolamento ed emigrazione importanti dal 1951 ad oggi. L’emigrazione, nel territorio del GAL non si è mai sopita, come mai si sono sopiti i rapporti con le comunità e i gruppi, formalmente o informalmente costituiti, di residenti all’estero. Alla necessità di caratterizzare l’offerta turistica dell’Area in modo da renderla riconoscibile e visibile e più rispondente alle esigenze dei turisti, rispondono gli obiettivi di “Pugliesi nel mondo”:
- recuperare l’identità storico-culturale dei luoghi del territorio attraverso la promozione e valorizzazione della conoscenza delle aree di migrazione e dei loro prodotti, ponendo come fulcro centrale del processo le stesse popolazioni migrate;
- promuovere la valorizzazione di legami con le Comunità originarie dei territori del GAL Murgia Più in paesi esteri favorendo la comunicazione tra comunità (migrate e d’origine), anche con il supporto di nuove tecnologie informatiche e la rete internet;
- promuovere i prodotti locali attraverso la sponsorizzazione degli italiani all’estero grazie ad una collaborazione con le Associazioni di Pugliesi nel Mondo, favorendo la creazione di joint venture tra PM.
A breve il GAL Murgia Più, attiverà sul territorio un Laboratorio dell’Emigrazione con cui si intende raccogliere foto, lettere, filmati, oggetti che siano testimonianza di storie, viaggi ed emozioni vissute dai migranti dei sei comuni murgiani.