Con il progetto di distretto Agroalimentare di Qualità “Terre Federiciane”, la Puglia e la Basilicata economiche vincono la sfida dell’aggregazione.
Il tema cardine è quello della “Valorizzazione delle risorse produttive e locali e realizzazione dei relativi circuiti” e mette Puglia e Basilicata insieme, per promuovere una filiera dei prodotti tipici in grado di esportarsi all’estero.
Capofila il GAL Ponte Lama, il progetto di cooperazione internazionale conta 7 GAL italiani (oltre a Ponte Lama, il GAL Murgia Più, Piana del Tavoliere, Daunofantino, Le città di Castel del Monte, Daunia Rurale, Sviluppo Vulture) e una serie di GAL di area balcanica (5 della Romania, 2 dell’Albania).
Partner qualificato del progetto, l’Università degli Studi di Foggia, che fungerà da supporto per l’attivazione delle “antenne distrettuali”. Si tratta di punti strategici (sedi fisiche) di informazione ed orientamento – uno per ogni GAL partner – che si occuperanno si promozione ed intermediazione anche nei rapporti con i buyer stranieri. Le antenne, animate dallo staff del GAL, dovranno strudiare strategie di valorizzazione e di impatti di mercato, mettendo a frutto le esperienze di successo con il supporto del Dipartimento di Scienze Economiche, Matematiche e Statistiche dell’università degli Studi di Foggia.
Ambizioso l’obiettivo del progetto “Distretto”, che è quello di mettere in relazione, per la prima volta, il modello distrettuale italiano con il suo corrispettivo presente territorio balcano, per realizzare un’azione di benchmarking finalizzata a misurare ed incrementare le performance del “Distretto Terre Federiciane” (realtà esistente dal 2009 che conta oltre 700 imprese agroalimentari, oltre ad associazioni, sindacati, enti, centri di ricerca e università dei territori di Foggia, Bari e Bat), con quelle del Distretto dei Balcani. Solo così sarà possibile assicurare un rinnovamento della “cultura” distrettuale, grazie al costante confronto con l’esterno.
Al centro i prodotti tipici delle due regioni, da portare sui mercati internazionali e da promuovere presso i ristoratori locali, per far passare l’idea che è giusto e sostenibile offrire ai clienti – quasi senza eccezioni – prodotti agricoli del territorio e di stagione.
Il GAL Murgia Più ha già proposto un suo paniere di produzioni locali di eccellenza da preservare, che rappresentano il tessuto agricolo del comprensorio GAL. Vi figurano vino, olio extra-vergine d’oliva, prodotti della filiera lattiero-casearia, prodotti da forno e insaccati prodotti artigianalmente: tutti veicoli della cultura locale più vera che rischiano di scomparire se non coinvolti in un processo di internazionalizzazione importante.
Nel progetto di rete saranno coinvolti fattivamente le fattorie didattiche, gli agriturismi e le masserie sociali del territorio, affinché si instauri un clima di interesse e di fiducia locale rispetto ai percorsi di cooperazione territoriale quale strumento di crescita del territorio.
Sono previsti l’allestimento di un laboratorio permanente e l’attivazione di iniziative di educazione alimentare, degustazione di prodotti in masserie ed agriturismi, la progettazione e realizzazione di materiale pubblicitario e di comunicazione in più lingue.