Agricoltura Sociale e Turismo Rurale, insieme per valorizzare l’offerta delle imprese agricole che si innovano e mettere in collegamento i paesi affacciati su Adriatico e Mar Nero.
Nasce così Cross-Border for rural identities development (Adriatic Sea – Black Sea), progetto di cooperazione transnazionale che, parallelamente al progetto del “Distretto terre federiciane”, intende allacciare rapporti con i balcani occidantali. Capofila del progetto, che mette insieme otto GAL italiani (Piana del Tavoliere, Gargano, Ponte Lama, Terre di Murgia, Murgia Più, Dei Trulli e del Barsento, Le Città di Castel del Monte e Sud Est Barese) e ben 41 altri partner GAL ed extragal tra italiani, albanesi, serbi, kosovari, rumeni, bulgari, macedoni e moldavi, è il GAL Piana del Tavoliere, che ha inteso coordinare l’articolato processo di concertazione in corso con i dirimpettai territori balcani.
Turismo accessibile e sostenibile, servizi alle fasce deboli, avvicinamento tra città e campagna, valorizzazione del turismo rurale, le parole chiave di C.R.I.D., che punta sulle somiglianze tra realtà italiane e balcaniche: numero contenuto di grandi aziende agricole, numero decisamente elevato di piccole e piccolissime strutture orientate alla sussistenza o semi-sussistenza, importanza del settore agricolo per l’economia nazionale, popolazione con un’età media elevata e forte richiesta di servizi socio-sanitari, forti flussi migratori campagna-città, necessità di rivitalizzare le imprese con forme di integrazione del reddito di tipo extra agricolo.
Il progetto di cooperazione transnazionale “Rete transnazionale della ruralità solidale, del turismo locale sostenibile, della multifunzionalità, degli itinerari culturali e ambientali: Cross-Border for rural identities development (Adriatic Sea – Black Sea)” , abbreviato C.R.I.D., intende sfruttare questo potenziale legame tra comunità rurali, puntando sul ruolo sociale dell’attività agricola.
Tramite lo scambio di buone prassi e la costuzione di un “Osservatorio delle politiche di sviluppo rurale”, si cercherà di valorizzare e rendere riconoscibile la multifunzionalità dell’agricoltura legata alla funzione “terapeutica e culturale”.
Il nuovo ruolo dell’azienda agricola, per C.R.I.D., è quello di uno strumento di supporto a percorsi terapeutico-riabilitativi o per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale. La cooperazione transnazionale consentirà un effettivo scambio di buone pratiche tra modelli organizzativo – gestionali italiani e valori e tradizioni legati alla ruralità proprie dei paesi balcani, che i territori Italiani hanno perso di vista a causa di un processo accelerato di modernizzazione.
Il ruolo dei GAL sarà quello di promuovere l’elevazione degli standard qualitativi dei servizi già offerti dagli operatori territoriali, attraverso l’adozione di linee guida condivise a livello transnazionale e traducibili in un modello di multifuznionalità territoriale e relativi manuali. Ciascun partner o gruppo di partner costituirà un centro di consulenza dislocato nel proprio territorio, attraverso cui guidare gli imprenditori ad applicare i modelli realizzati a monte, in funzione delle singole esigenze territoriali.
Le imprese che già rispondono efficacemente al modello tracciato, saranno invece integrate in un “network della multifunzionalità” in grado di ambire al marchio d’area.
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I prodotti del progetto sono consultabili ai seguenti link, che saranno aggiornati con l’avanzamento delle attività progettuali:
WP2.1_Analisi di contesto_ Rapporto tecnico- scientifico
WP2.1_ Analisi di contesto_ Schede tecniche