Intro Page › Forum › Nuova programmazione 2014-2020 › Quali priorità per il futuro del GAL?
Questo argomento contiene 5 risposte, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Lucia 5 anni, 9 mesi fa.
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Indicativamente, la prossima programmazione dovrà puntare su due o tre di queste tematiche.
□ turismo sostenibile
□ sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri)
□ valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio
□ sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile (produzione e risparmio energia);
□ cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale);
□ valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali;
□ accesso ai servizi pubblici essenziali (a scuole, trasporto pubblico, ospedali…);
□ inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali;
□ legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ;
□ riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità;
□ reti e comunità intelligenti (infrastrutture e reti di comunicazione).In questo spazio discuteremo di cosa scegliere e perché è giusto puntare su queste tematiche.
GinettaConsiderato il quantitativo di risorse culturali, dovremmo puntare sul turismo sostenibile e sulla valorizzazione dei beni culturali, facendo in modo che i due campi di azione combacino, attraverso progetti sostenibili che valorizzino i beni archeologici e storici del territorio
Franco NacucchiTutelare produttori e consumatori con la sicurezza alimentare e l’ordine pubblico. Ecco alcune delle priorità che mi sento di suggerirvi. Un territorio sano, sicuro, garantito, adatto alla vita serena delle famiglie è un territorio attrattivo. Discutiamone!
Giorgio NardielloPromuovere un modello di turismo attivo e sostenibile non solo attraverso la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali esistenti, ma soprattutto favorendo la nascita di un prodotto turistico destagionalizzato che si traduca in attività programmate annualmente e rivolte a nicchie di mercato ben definite (ad es. appassionati di trekking e cammino). Obiettivo: infrangere la barriera temporale della giornata/weekend da trascorrere nel territorio della Murgia, per arrivare ai 5/7 giorni di permanenza media del visitatore.
Una risposta concreta alle strategie di sviluppo turistico che richiederà il coinvolgimento di tutto l’eco-sistema locale (masserie, aziende agricole, vitivinicole, zootecniche, strutture ricettive, guide ambientali, ecc).
Giuseppe RussoLa natura, l’ambiente, il turismo ambientale, l’aria pulita, la tranquillità, il paesaggio libero da obbrobbri di ogni genere, le notti buie e con poco inquinamento luminoso. Questa è la Murgia, su questo dovrebbe lavorare il gruppo di azione locale di Murgia Più nei prossimi anni.
Non buttiamo soldi in cose che già fanno altri (regione, province ecc ..)
LuciaE’ molto importante proteggere l’ambiente. Per esempio, i nostri boschi sono spesso incendiati e cosparsi di rifiuti. Ci vuole più educazione ambientale, ma anche sorveglianza e repressione. Solo successivamente potremo lavorare sulla promozione.
Invertire l’ordine può comportare dei clamorosi autogoal, con turisti che verrebbero a visitare immondezzai o assisterebbero a desolanti paesaggi incendiati o deturpati. -
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